Cosa
  • Cimiteri
  • Musei, mostre e memoriali
  • Quartieri ebraici
  • Sinagoghe
Dove
Indirettamente attestato sin dal XIV secolo, un insediamento ebraico poté svilupparsi a Parma soltanto in due distinti periodi: gli anni fra Quattro e Cinquecento e quelli successivi all’Ottocento. La bolla papale del 1555, che istituiva ghetti e limitazioni per gli ebrei dei territori pontifici, aveva infatti determinato l’espulsione della popolazione ebraica dalle città di Parma e Piacenza, divenute pochi anni prima feudo della Chiesa. Il duca Ottavio Farnese aveva tuttavia concesso l’apertura di banchi di prestito in sedici centri delle campagne circostanti (successivamente ridotti a sette), dove piccoli gruppi ebraici rimasero ininterrottamente. Soltanto ai primi dell’Ottocento, con l’annessione del ducato alla Francia napoleonica, una comunità ebraica poté nuovamente stabilirsi a Parma.

La sinagoga tuttora esistente fu realizzata nel 1866 all’interno dell’edificio comunitario, acquistato nel 1822 e lasciato privo di caratteri identitari esteriori. L’aula, posta all’ultimo piano, ha forma oblunga scandita da lesene rivestite in stucco marmorizzato. È organizzata secondo uno schema planimetrico tipico dell’epoca, ispirato alle chiese cattoliche: nell’area opposta all’ingresso è stato ricollocato l’aron settecentesco proveniente dalla sinagoga di Colorno; davanti ad esso, si trova la tevah, di fattura coeva alla progettazione della sinagoga, come ogni altro arredo; lo spazio centrale è interamente occupato dai banchi per il pubblico, disposti in file parallele. Al di sopra dell’ingresso, chiude l’aula la loggia del matroneo. Una scritta affissa al parapetto ricorda l’inaugurazione della sinagoga.


Vicolo Cervi, 4

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http://www.museoebraicosoragna.net/la-comunita-ebraica-di-parma.html