Cosa
  • Cimiteri
  • Musei, mostre e memoriali
  • Quartieri ebraici
  • Sinagoghe
Dove

La presenza a Vercelli di un insediamento ebraico stabile risale alla prima metà del XV secolo. Il gruppo, per lo più dedito al commercio e al credito su pegno dietro concessione sabauda, aveva nel tempo concentrato le proprie attività in alcune aree prossime al corso Libertà. Qui, fra le attuali vie F.lli Ponti e F.lli Garrone, venne istituito il primo ghetto nel 1727. La collocazione non fu accettata dall’autorità ecclesiastica e dagli esponenti del commercio cittadino, vista l’area privilegiata. Lo “stabilimento del ghetto” fu istituito nel 1740 nella Contrada degli orefici, ora via Foa, sino alla Piazza del fieno, ora piazza Massimo D’Azeglio.

La comunità all’epoca contava 158 persone e si trovò costretta a stabilirsi in un’area chiusa dal tramonto all’alba da quattro portoni: due alle estremità di via Foa, all’angolo con via Gioberti e prima del sagrato di San Giuliano; un terzo interrompeva via Castelnuovo delle Lanze; l’ultimo, detto la “portina”, era sempre chiuso e serrava il punto più stretto di via Morosone. Gli ebrei occuparono gli edifici e le botteghe mediante contratti di “affittamento perpetuo”.

Sulla stessa area dove si trova oggi il monumentale tempio si trovava una sinagoga di proporzioni modeste all’interno di un’abitazione.

Gli ebrei godettero di una prima equiparazione con l’occupazione napoleonica; dopo la Restaurazione, l’epoca dei ghetti si chiuse nel 1848. Numerosi ebrei vercellesi, ormai inseriti nella società civile, ebbero ruoli nella vita della Città e dello Stato. L’inurbamento verso le grandi città ha determinato una progressiva riduzione della Comunità che, per quanto esigua, cura con impegno la conservazione dei luoghi storici e diverse attività culturali aperte alla cittadinanza.


Via E. E. Foa

Visite guidate a gruppi e scolaresche su prenotazione.

Informazioni:
Tel. +39 339 2579283
Email: didattica@comunitaebraicavercelli.it