Cosa
  • Cimiteri
  • Musei, mostre e memoriali
  • Quartieri ebraici
  • Sinagoghe
Dove

Una presenza ebraica ben documentata ad Alghero iniziò con la conquista della città da parte di Alfonso d’Aragona nel 1323. La spedizione di conquista fu finanziata dai regni di Aragona, Valencia, Catalogna e dal re di Maiorca. A questa contribuirono anche ebrei e in particolare la famiglia Carcassona, un ramo della quale si stabilì ad Alghero. Al seguito dell’esercito arrivarono in città ebrei catalani e altri provenienti da Maiorca e dalla Provenza. Questi godettero di ampie libertà, contribuendo allo sviluppo economico della città. La loro composizione sociale era varia: si passava dalle professioni liberali a quelle artigianali, con lavoratori del corallo, sarti, falegnami, commercianti ma non mancavano i tradizionali prestatori di danaro. La convivenza era di accettazione reciproca. Tra tutti, la famiglia Carcassona aveva un particolare rilievo economico, tanto che il suo palazzo, al momento dell’espulsione del 1492, fu utilizzato come reggia. È ancora visibile in via Sant’Erasmo 13, una stradina di fronte all’ingresso della Cattedrale. Con l’espulsione una parte della famiglia si convertì al cristianesimo mentre molti altri lasciarono l’isola. Oggi Palazzo de Carrion, già Carcassona, fa parte degli edifici storici della città. Caratteristico per lo stile gotico-catalano del ’400, ha avuto nel Novecento aggiunte di pannelli decorativi con motivi tardo liberty.


Via Sant’Erasmo, 12 – 07041 Alghero (Sassari)